WeSteal Malware as a service: l’analisi del ladro di criptovalute
Westeal il nuovo malware as a service — servizio pronto all’uso — e ladro di criptovalute è una nuova minaccia individuata dai ricercatori della Unit 42 di Palo Alto Networks.
I ricercatori hanno anche dichiarato che la sede si trovi in Italia e i cyber criminali si nascondo dietro al nome di una società chiamata ComplexCodes. I prodotti vengono venduti su Internet e l’autore sembra non faccia nemmeno un tentativo per nascondere l’intento del malware, affermando che sia “la via principale per fare soldi nel 2021” con un payoff “WeSupply — You profit”.
Le criptovalute sono sotto la mira del cyber crime: non poco tempo fa infatti c’è stata una segnalazione da Microsoft riguardo il malware cryptojacking che si affianca al ransomware, fino a questo momento lo strumento preferito dal cyber crime. Con l’aumento dei prezzi delle criptovalute, molti attaccanti ora preferiscono utilizzare il cryptojacking rispetto al ransomware.
WeSteal però minaccia i wallet di monete digitali come Bitcoin, Ethereum, Litecoin (LTC), Bitcoin Cash (BCH) e Monero (XMR). Nel blog ne viene fatta un’analisi approfondita.
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Sarebbe così possibile per un criminale sbloccare le porte e il bagagliaio dell’auto, cambiare la posizione dei sedili, sia le modalità di sterzo che di accelerazione, ma questo tip di attaccto non fornirebbe il controllo totale della guida. Chiamati “TBONE”, questi exploit sono stati originariamente scritti per il concorso PWN2OWN 2020, che è stato annullato a causa di COVID-19. Successivamente gli hacker hanno rivelato queste vulnerabilità a Tesla, che le ha patchate nell’aggiornamento 2020.44 alla fine di ottobre 2020.
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