USA-URSS Cyber Security e Infrastrutture critiche
Biden-Puntin cyber security: rendere gli obiettivi delle infrastrutture critiche vietati all’hacking
Durante l’incontro a Ginevra tra Joe Biden e Valdimir Putin, in materia di cyber security, il presidente della Russia ha proposto zone sicure per gli obiettivi contro le infrastrutture critiche.
Tra i punti cruciali dell’incontro, che hanno riguardato il nucleare, l’Ucraina e lo scambio di detenuti, la cyber security ha rappresentato uun momento di dialogo tra i due paesi che è appena iniziato. Quello che è chiaro è che i rapporti tra i due paesi devono diventare stabili e in uncerto modo, a richiesta di Putin, prevedibili. L’agenda di Biden invece si è dichiarata non contro la Russia ma volta a proteggere i propri cittadini americani: “un’altra Guerra Fredda non sarebbe nell’interesse di nessuno”, ha affermato. Su questo punto quindi Washington ha dichiarato una linea alquanto ferma.
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Riguardo alla proposta sulla protezione delle infrastrutture critiche contro l’hacking, una proposta è stata fatta, ma alcuni esperti di infosec sono scettici a tale riguardo, ovvero che un tale accordo possa essere applicato.
Il nuovo accordo prevede quindi la tutela dei servizi pubblici come le strutture sanitarie da qualunque attacco anche cyber, che creerebbero minacce alla sicurezza pubblica. Biden ha quindi aggiunto: “Gli ho fatto notare che abbiamo una significativa capacità informatica. E lui lo sa”, ha detto Biden. “Non sa esattamente cosa sia, ma è significativo. E se, di fatto, violano queste norme di base, risponderemo con il cyber”.
L’accordo verrà rispettato? e in che modo?
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