CyberCrime: un nuovo punto di vista sulla vulnerabilità
Le classificazioni e le statistiche non sempre servono ad avere una chiara idea della portata del problema, ma la ricerca Cyber Risk Index di NorthVPN, in modo chiaro mostra che l’indice del rischio informatico dipende anche dal paese in cui si risiede e dal reddito percepito.
Cybercrime: vulnerabilità dei paesi a confronto nel report di NorthVPN
Articolo integrale su Andrea Biraghi Blog
Cybercrime e vulnerabilità: quanto l’Italia è vulnerabile agli attacchi dei cyber criminali e quindi soggetta ai rischi informatici rispetto agli altri paesi?
NorthVPN ha classificato 50 paesi in tutto il mondo e ha scoperto che nella più alta fascia si rischio si trovano i paesi più sviluppati. Cosa ha scoperto? Le economie ad alto reddito, con infrastrutture tecnologiche avanzate, alti livelli di urbanizzazione e digitalizzazione comportano un livello più elevato di crimini informatici e quindi un aumento di vulnerabilità. Questa potrebbe essere una nota dolente per l’Italia sotto asedio di malware e ransomware, cosa che, su scala mondiale, le ha fatto scalare le vette per ciò che concerne malware e macromalware. Non ultimo il Netwire malware che ha preso di mira proprio l’Italia nei suoi target.
Se guardiamo ai numeri dell’Italia — 2019 — in ogni caso, sono ancora importanti.
- 17.120.526 malware intercettati
- 4.326 malaware relativi all’home banking
- 7.915.566 visite ai siti maligni
- 851.725 siti maligni bloccati
- 384.376.157 minacce via mail
- 185.747 APP malevoli
- 4.222 attacchi exploit
Scopri le vulnerabilità informatiche dei paesi nell’indice del rischio informatico di NorthVPN
India: l’unico paese con un punteggio di rischio informatico molto basso
Comprendere gli indici su cui si basa il rapporto di NorthVPN è facile se si guarda l’esempio studio indiano.
Secondo il rapporto, infatti, lo studio è basato su delle medie che tengono in considerazione un’omogeneità di gruppo: se invece si guarda al caso a sè i risultati sono diversi.
I residenti indiani che usano poco internet
Soltanto 1 persona su 3 usa Internet.
Meno di 1 persona su 4 usa uno smartphone.
Una piccola percentuale della popolazione usa Instagram (5.8%), guarda video on demand (7.1%), o gioca online (6.6%).
Solo 34% della popolazione vive nelle città. È la percentuale più bassa tra quella dei 50 paesi analizzati.
Una piccolissima parte della popolazione viaggia all’estero.
I residenti Indiani che invece usano internet
Trascorrono online 7 ore e 47 minuti al giorno. È oltre un’ora in più rispetto alla media di tutti i 50 paesi.
È più probabile che vivano in aree urbane e ricevano salari più elevati.
Potrebbero far uso di social network, video on demand, e-commerce o dei Wi-Fi pubblici.
Sono molto più esposti al rischio informatico rispetto al residente Indiano medio.
Cybercrime nuovi malware e nuovi ransomware
Tra i nuovi e terribili ransomware progettati dal CyberCrime vi è Nodera.
Il nuovo ransomware Nodera, che risulta ancora in fase di sviluppo, può facilmente infettare durante la navigazione online: il tutto può accadere cliccando su un file HTA malevolo.
Per addentrarci in un’analisi tecnica Node.js è un ambiente runtime JavaScript open-source, multipiattaforma che esegue codice JavaScript all’esterno di un browser e basato sul motore JavaScript V8. V8, a sua volta, è il motore JavaScript e WebAssembly ad alte prestazioni open source di Google, scritto in C ++.
Implementa ECMAScript e WebAssembly e funziona su Windows 7 e successivi, MacOs 10.12 e successivi e sistemi Linux (processori: x64, IA-32, ARM o MIPS)