Cyber Security 2021: sfide e priorità
Le sfide per la Cyber Security chiudono un anno difficile ma aprono un 2021 impegnativo. Le priorità per il 2021 sono innanzitutto quelle di poter anticipare situazioni e attacchi con l’aiuto della Cyber Intelligence ma anche in una strategia di sicurezza completa nell’ambiente delle minacce di oggi richiede soluzioni che tengano conto sia della sicurezza fisica che di quella informatica, perché anche le minacce informatiche sono minacce fisiche. Pensando alla sicurezza cyber-fisica in modo unificato, si può investire in una tecnologia digitale avanzata che rende la loro rete e le loro strutture più sicure. [Preparing for physical and cyber security convergence by Andrea Biraghi]
Tratto da Andrea Biraghi Cyber Security Blog
Cyber Security: le sfide del 2021 e la vulnerabilità delle democrazie
Se le elezioni presidenziali americane hanno rivelato la vulnerabilità della democrazia americana rispetto agli attacchi cyber, gli USA hanno in programma una riforma sulle pratiche della privacy, ma anche e soprattutto struemnti con i queli combattere l’Hate Speech sulle piataforme social.
Controllo e sicurezza di internet come scrive AgendaDigitale fano parte del vecchio programma di Obama per una strategia nazionale per il Cyber Spazio. Ma non solo Stati Uniti, le stesse preoccupazioni ci sono anche in Europa. Questo perchè la maggior parte delle attività informatiche dannose è collegata alla criminalità informatica, anche se puntare alle elezioni non offre alcun vantaggio finanziario diretto. In ogni caso, nonostante i recenti miglioramenti, ciò rimane una sfida nel cyberspazio — questo restringe il cerchio a organizzazioni statali e terroristiche (escluso l’hacker solitario che con un impatto limitato). Per riassumere i tentativi di indebolire le democrazie potrebbero palesarsi in una paralisi politica, o lasciare spazio per la manovra di altri attori.
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La #sicurezza nello #spazio: la nuova frontiera per la #CyberSecurity
La continua proliferazione dell’esplorazione spaziale non farà che aumentare la portata del nostro ambiente connesso. Dato l’elevato valore dei dati memorizzati sui satelliti e altri sistemi spaziali, sono bersagli potenzialmente interessanti per chiunque voglia sfruttare questa situazione per realizzare un profitto illegale. Sebbene risiedere nel vuoto dello spazio profondo li renda meno vulnerabili agli attacchi fisici, i sistemi spaziali sono ancora controllati da computer a terra. Ciò significa che possono essere infettati proprio come qualsiasi altro sistema informatico più vicino a noi. Gli aggressori non devono nemmeno essere hacker provenienti esclusivamente da nazioni che trattano o lavorano con lo “spazio”, così come non hanno nemmeno bisogno di avere accesso fisico diretto ai sistemi di controllo appartenenti a organizzazioni come NASA, ESA o Roscosmos. In un mondo così interconnesso, hanno tempi facili.
#andreabiraghi