Cyber Crime: l’ultimo Internet Crime report dell’FBI

Cosa rivela l’ultimo Cyber Crime report dell’FBI? Innanzitutto gli attacchi sono aumentati rispetto al 2019 anche se l’82% degli attacchi informatici si è rivelato infruttuso.

Tuttavia il danno finanziario e le perdite sono importanti. Inoltre viene rilevato che gli obiettivi più numerosi della criminalità informatica sono quelli diretti verso i più vulnerabili nella società: operatori medici e famiglie. In tutto ciò il phishing rimane un problema crescente, realtivamente alle vulnerabilità delle aziende e delle organizzazioni, che si riversano poi sugli utenti.

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Le campagne phishing sono il mezzo più utilizzato per la maggior parte delle truffe via e-mail mascherate che manipolano i destinatari tramite la social engineering a condividere informazioni sensibili. L’utilizzo della firma digitale delle e-mail ha invece ridotto significativamente il rischio di phishing via e-mail.

Cyber crime e Covid

L’Internet Crime Report 2020 include informazioni di circa 791.790 denunce di sospetta criminalità su Internet in USA — 300.000 denunce nel 2019 — con perdite superiori a $ 4,2 miliardi. In particolare, il 2020 ha visto l’emergere di truffe che sfruttano la pandemia di COVID-19. L’IC3 ha ricevuto oltre 28.500 reclami relativi al COVID-19, con truffatori rivolti sia alle aziende che ai privati.

Sicurezza informatica e Covid: durante la pandemia i Cyber criminali approfittano della nostre vulnerabilità, che non sono solo quelle informatiche ma sono quelle più umane, legate alle emozioni, alle paure vere e proprie.

Ci stiamo però adattando ad una nuova realtà, fatta anche di lavoro da casa dove abbiamo già visto, in altra sede, quali sono le sfide da sostenere per il solo smart working.

Andrea Biraghi — Sicurezza informatica e Covid: i cyber criminali approfittano delle nostre vulnerabilità

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Sicurezza informatica e smart working: le nuove sfide post Covid

Sicurezza informatica e smart working: durante il lockdown si sono moltiplicati i rischi informatici. La transizione al lavoro da remoto ha infatti spostato gran parte delle attività al di fuori del perimetro di sicurezza aziendale aumentando l’esposizione delle reti a rischio così di cyber attacchi. La consapevolezza di rischi informatici sta aumentando nella popolazione ma non è sufficiente. Vanno studiati i budget per la sicurezza informatica e dare priorità agli investimenti per migliorare la resilienza.

… una forzata digitalizzazione, laddove non vi era la necessaria preparazione, l’aumento di forza lavoro da remoto, ha reso il panorama ancora più precario. In questo modo la superficie di attacco è aumentata a dismisura ma la tendenza attuale non può essere fermata: le tendenze in atto oggi sono necessarie ed accelereranno ancora con la necessità sempre più forte di una forza lavoro mobile e distribuita. In questo senso la sicurezza informatica deve porsi oggi l’obiettivo di essere ancora più flessibile e se necessario reinventarsi. Imparare l’agilità aziendale.

Andrea Biraghi, Cybersecurity e Covid: agilità e resilienza contro le minacce informatiche

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Andrea Biraghi

Andrea Biraghi è amministratore delegato Comdata. Esperto in Cyber Security, Security & Information System. Project Manager digitalizzazione e sicurezza IT.